Quanto costa l’odontoiatria digitale?

Quanto costa l’odontoiatria digitale?

QUANTO COSTA L’ODONTOIATRIA DIGITALE?

Negli ultimi anni l’uso delle tecnologie digitali sta prendendo sempre più piede non soltanto all’interno dei laboratori odontoiatrici ma anche nella pratica clinica quotidiana.

Molti articoli scientifici hanno verificato l’efficacia e l’efficienza del flusso digitale in odontoiatria ma, la domanda che molti professionisti si fanno è quanto costa l’odontoiatria digitale?

In generale buona norma prima di introdurre nuovi prodotti e servizi nei nostri studi è valutare i costi diretti ed indiretti ad essi correlati. Un buon controllo dei costi prevede:

  • attenta selezione del fornitore;
  • attenta selezione del supporto e dei servizi correlati alle tecnologie digitali;
  • adeguata valutazione dei costi operativi;
  • considerazione di conseguenze impreviste, costi nascosti e strategie non pianificate.

Uno dei maggiori errori è credere che i nostri costi finiscano al momento dell’acquisto.

Spesso non riusciamo a controllare i costi durante il ciclo di vita delle apparecchiature. Varie ricerche indicano che l’acquisto iniziale è solo una frazione del costo totale di una proprietà. Ad esempio, un PC da 1.000 euro può effettivamente costare tre o quattro volte il suo ciclo di vita, una volta considerati i costi del software, garanzie estese, firewall, server di archiviazione, router, stampanti, connettività Internet, riparazioni, aggiornamenti, ecc.

A condizionare la scelta di non approcciare al digitale oltre alla mancanza di conoscenze e competenze specifiche è soprattutto la preoccupazione del budget da investire. Se comprendiamo i costi nascosti della tecnologia, possiamo ridurre le spese superflue e ricollocare le risorse in funzioni più importanti della nostra pratica. Prima di investire in una nuova configurazione per l’odontoiatria digitale, si consiglia di valutare i costi di implementazione per migliorare i profitti.

Come valuto i costi?

È stato introdotto negli anni il concetto di “costo totale di una proprietà” ( total cost of ownership; TCO) per tentare di valutare i costi completi, diretti e indiretti di un progetto tecnologico nel corso di tutta la sua durata. Di solito sottostimiamo i costi reali presi dall’entusiasmo per la nascita di nuove possibilità di prendersi cura dei nostri pazienti e di miglioramento delle nostre capacità professionali. Esistono tre tipi di costi per i quali è richiesta una gestione attenta e dettagliata: finanziari,  legati al tempo e costi di energia. Una migliore comprensione dei costi totali associati alle nuove tecnologie ci aiuta a prendere decisioni migliori su quali soluzioni tecnologiche/ fornitori introdurre, migliorare il budget ed evitare il ciclo negativo di conseguenze impreviste (immagine 1).

L’analisi TCO deve tener conto di:

  • costi per l’acquisto dei componenti hardware o software
  • costi per i servizi connessi al progetto di installazione,
  • costi operativi, legati all’aggiornamento e alla manutenzione e all’esercizio del software; questi costi comprendono: formazione di personale, supporto nei problemi riscontrati nell’utilizzo della tecnologia, gestione della sicurezza informatica, utilizzo di spazi per ospitare apparecchiature hardware (es. server, mainframe), consumi di energia, costi di connessione Internet, costi derivanti dal down-time del sistema per malfunzionamenti o errori.

Cosa devo considerare?

1) IL PAZIENTE

Dal punto di vista dei nostri pazienti la parola digitale è associata automaticamente a qualcosa di innovativo ed efficiente. Il paziente non possedendo competenze tecniche specifiche valuta in base a quanto un piano di trattamento lo convince anche da un punto di vista emozionale. La comunicazione delle terapie tramite il digitale permette un maggior coinvolgimento del paziente e spesso; la promessa di tempi ridotti e soprattutto di manovre non invasive permette una forte compliance verso le tecniche digitali.

Hai pazienti che si lamentano delle impronte?… hai pazienti che hanno l’esigenza di effettuare terapie in tempi concentrati?… Bene forse è il caso che inizi a informarti sulla tecnologia digitale.

2) IL TEAM DI LAVORO

Come detto in precedenza prima di fare qualsiasi investimento bisogna fare un’accurata analisi di quelli che sono non solo i costi di avviamento ma, di mantenimento.

In particolare per introdurre il flusso digitale in uno studio odontoiatrico ci deve essere un’adeguata formazione sia del dentista titolare che di tutte le figure che compongono il team di lavoro: assistenti, collaboratori, segretarie ecc…

L’odontoiatria moderna richiede che il team di lavoro sia affiatato e proceda come una macchina ben oleata. Se ancora incontrate problemi nella vostra organizzazione quotidiana (rapporto con il laboratorio, gestione dell’agenda, gestione dei piani di pagamento) diventa difficile introdurre qualcosa di nuovo e correte il serio  rischio di non usare al massimo potenziale la tecnologia che avete pagato o, ancor peggio, di avere dei risultati fallimentari.  

In conclusione l’approccio alle nuove tecnologie digitali prevede un costo;  sta a voi capire se vale la pena affrontarlo ricordando che “Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma, mai nessuna di esse potrà porne uno” (Albert Einstein).

 

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.dentalevolution.com

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